SOTTOSCRITTO ACCORDO TRA SAMER E HIA


SOTTOSCRITTO ACCORDO TRA SAMER E HIA

Il mercato dei prodotti agroalimentari per gli islamici costituisce una forte leva economica sulla quale non solo la Puglia, ma l’intera Europa può e deve puntare. Un’occasione per lanciare nuove sfide agli imprenditori, in particolare per quelli che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, offrendo loro nuove opportunità di business.

Ma è necessario che i prodotti siano “sicuri”, garantendo qualità ed affidabilità ai consumatori. Per fare questo è indispensabile che le aziende certifichino la propria merce affidandosi a strutture indipendenti e serie, capaci di immettere sul mercato prodotti controllati in ogni singola fase della filiera: produzione – analisi - distribuzione.

Con questo scopo è stato stipulato oggi un accordo tra il laboratorio della Camera di Commercio Samer (riconosciuto dal Ministero della Sanità per effettuare analisi di autocontrollo sui prodotti) e Hia, Halal International Authority, l’unico organismo internazionale riconosciuto da enti Governativi e non, in grado di certificare a livello internazionale prodotti agroalimentari e non secondo gli standard islamici e qundi Halal, ovvero conformi alle regole dettate dalla religione islamica.

All’iniziativa hanno preso parte, tra gli altri, il presidente del laboratorio Samer, Giuseppe Margiotta, il presidente Hia Sharif Lorenzini, il segretario generale della Camera di Commercio di Bari, Angela Patrizia Partipilo e il presidente della Camera di Commercio Italo Orientale Antonio Barile.

“Poter accreditare il primo laboratorio certificato Hia in Europa è un evento storico -ha dichiarato il presidente Hia Sharif Lorenzini- perché oggi Samer rappresenta un braccio operativo di Hia. La certificazione Halal –ha aggiunto Lorenzini -che di fatto verifica la conformità dei prodotti agroalimentari e non indirizzati prevalentemente verso i mercati islamici –lo ricordiamo- è d’obbligo per i musulmani consumare prodotti Halal. Per questo è importante –ha sostenuto Lorenzini –che ci sia la valvola di sicurezza nel processo di certificazione che è costituita dall’analisi chimico e microbiologica. Oggi si assiste in Italia (ma anche in Europa) ad un boom delle certificazioni Hahal dettate dalle presenze dei musulmani che sono in continua crescita. In Europa ci sono circa 35 milioni di cittadini musulmani, oltre 4 milioni in Italia, 100.000 in Puglia; dato che a breve sfiorerà il 10% dell’intera popolazione. Mentre il mondo assiste ad una crisi economica non indifferente –ha ribadito il presidente Hia Lorenzini- nel mercato Halal si assiste un fenomeno contrario: cioè la domanda è molto forte e l’offerta scarsa. Il fenomeno si può invertire solo garantendo un sistema di commercializzazione di prodotti già dotati di standard qualitativi che potranno essere apprezzati non necessariamente dai consumatori islamici. L’accordo di oggi detta le basi per fare di Samer un centro di esperienza al servizio di nuovi enti che vorranno avvicinarsi al mercato Halal”. 

Concetti condivisi pienamente dal presidente del laboratorio Samer Giuseppe Margiotta. “Diamo un’importanza estrema a questo tipo di protocollo –ha dichiarato il presidente del laboratorio Samer Margiotta – perché idee del genere possono creare un’apertura al mondo islamico non soltanto da un punto di vista commerciale ma soprattutto culturale. Nel caso specifico, l’accordo tra Hia e Samer –ha ribadito Margiotta- costituisce un modo innovativo per sostenere nuovi processi che facciano della Camera di Commercio di Bari un supporto fondamentale al servizio del sistema produttivo del territorio in cui opera. Uno strumento che mette a disposizione esperienze, risorse, capacità per incentivare il business. Obiettivo a cui la Camera di Commercio non intende rinunciare.”

Dello stesso avviso è stato il presidente della Camera di Commercio Italo Orientale perché l’accordo di oggi costituisce un’occasione che consentirà di uscire da una situazione economica difficile che sta vivendo l’intero Paese. “Pertanto immettere sul mercato prodotti sicuri che passano dalla Puglia (attraverso la certificazione Halal) rappresenterà –ha sostenuto Barile- una forte opportunità per conquistare fette di mercato di consumatori musulmani che oggi costituiscono un terzo della popolazione mondiale”.

Soddisfatta dell’accordo, infine, il segretario generale della Camera di Commercio di Bari Angela Patrizia Partipilo che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa considerando che la Puglia costituisce il ponte verso il bacino del Mediterraneo e che quindi è in grado di unire i popoli da più punti di vista: culturale, sociale e commerciale.